venerdì 29 marzo 2024
22.10.2012 - Donatella Lauria

Coppa del mondo di Ultra Maratona a Vallecrosia, dov'erano i tifosi?

Ai nastri di partenza, in una giornata spettacolare, i migliori maratoneti del mondo. Ma la risposta di pubblico non è stata delle migliori. Anzi.

Ottima gara, ottima organizzazione, soddisfacente il numero degli iscritti, dieci e lode a tutto. Ma sfogliando le foto della corsa il circuito, per quanto riguarda la presenza di tifosi, è praticamente deserto. E si è trattato delle coppa del mondo di Ultramaratona, non di una gara qualsiasi. All’arrivo giusto gli addetti ai lavori e qualche “conoscente” e appassionato.

Questo è un chiaro segno che il podismo nella nostra zona non attira interesse.

Correre nella vicinissima Francia è un’altra sensazione. A parte il numero di iscritti che supera sempre il migliaio. Tutto il percorso è invaso da pubblico di ogni genere ed età che incita con un tifo sfrenato: creando agli atleti sensazioni positive che portano a non cedere mai. La gara di sabato era di 50 km. Ha visto ai nastri di partenza i migliori maratoneti  del mondo e qualche podista locale. Hanno corso a fianco al mare, in una location affascinante anche dal punto di vista paesaggistico. Questo non è stato da “esca” per portare gente e turismo. Forse la campagna mediatica doveva essere più insistente e partire prima? Non bisogna in ogni caso cercare giustificazioni esterne, ma accettare la realtà dei fatti. Lo sforzo della società organizzatrice, Podij Rajnaldi di Perinaldo, è stato ammirevole.  Il problema è che lo sport "minore" locale è inesistente. E quindi poco sostenuto dall’esterno. Dagli Enti compresi che lo vedono come un “plus” che non merita uscite di denaro importanti. Un plauso al Comune di Vallecrosia che non ha fatto mancare niente, mentre la vicina città di Bordighera, toccata dalla gara, non ha offerto neppure il patrocinio. Non è il calcio, non è nient’altro che possa attirare quell’interesse mediatico necessario per renderlo più importante. E ancora grazie che il ciclismo è tollerato, se non altro, con le varie corse che sfruttano le semidesertiche stradine dell'entroterra. Poi ci sono i costi, le difficoltà di organizzazioni societarie che fanno fatica a promuovere le manifestazioni locali. Tanto vale allora andare in altre province, in altre regioni.
Forse ci vuole solo pazienza. Il numero dei podisti nella nostra zona sta aumentando e Ponenteoggi si sta impegnando a seguire questa disciplina che merita tutto il sostegno per il  suo fascino e  per l’abilità, il coraggio e la passione di chi lo pratica
Questo non è poco. Si corre per se stessi e  per passione. Anche se a volte sarebbe bello avere l'"abbraccio" e il tifo di un pubblico locale, presente per farti sentire il proprio appoggio.

 

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