Purtroppo in tempi di "spending review", di razionalizzazione (asserita) dei costi, gli accorpamenti sono la cosa preferita di piccoli e grandi politicanti.

Questo senza guardare molto spesso alle nude e crude cifre che, invece, dovrebbero guidare riforme ed interventi ad ampio raggio. Il Consigliere regionale Scajola qualche giorno fa, con un comunicato stampa, fa ci ha fornito dei dati in tale senso:"Vi sono oltre 300 chiamate al giorno, 27 mila interventi in provincia nel 2011 e tempi di attesa ridotti a 8 minuti nei casi più gravi.  Sono questi alcuni numeri che rendono l'idea dell'efficienza della centrale operativa imperiese che può essere considerata tra le più avanzate a livello nazionale – precisa il consigliere regionale del Pdl –. L’avvicinarsi poi della stagione estiva con il raddoppio della popolazione rende ancora più grave una decisione che depotenzierebbe un servizio ad oggi di primissimo livello, svolto in collaborazione con il volontariato del territorio”.

Si potrebbe obiettare che il consigliere Scajola ha un preciso colore politico e potrebbe usare questa battaglia come "cavallo di troia" per propri interessi.

Vero, ma l'efficienza del "118" imperiese è sotto gli occhi di tutti. I numeri e le tabelle non hanno colore politico. Sono lì. Fatte per essere consultate. Sicuramente una unione forzata con il servizio analogo erogato su Savona comporterebbe per entrambi un ingolfamento del servizio erogato. E questo ovviamente a scapito dell'utente. Che, in ultimo, è quello, con i suoi interessi, che dovrebbe essere il soggetto da tutelare in ogni riforma.