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31.05.2012 - REDAZIONE

Vallecrosia: un monumento dimenticato?

E' stato, forse, smarrito il ricordo del piccolo campo di concentramento in funzione in Vallecrosia nell'ex stabilimento "Fassi"? Comunicato stampa della Lista Giordano Sindaco

Nel 2005, nell’ambito del progetto internazionale denominato: “La memoria delle Alpi”, venne riportato alla memoria collettiva che a Vallecrosia, nell’edificio che fino a poco tempo fa ospitava lo stabilimento “Fassi” e che durante la guerra fu una caserma, tra il febbraio e l’agosto del 1944, venne mantenuto in funzione un campo di concentramento provinciale, istituito per ordine del governo repubblichino di Salò, allo scopo di internarvi i cittadini di religione ebraica.

In quel periodo la maggior parte degli ebrei residenti in zona era già stata catturata dalle famigerate SS e dalla polizia italiana nel novembre 1943, pertanto nel campo di Vallecrosia transitarono solo 5 persone: due ragazze di 12 e 20 anni, arrestate a Bordighera con la loro madre, e due anziane signore catturate a Sanremo.

Tutte, dopo essere state trasferite nel campo di Fossoli, in Emilia, furono inviate nei lager tedeschi. E’ bene ricordare che dalla provincia d’Imperia furono deportate nei campi di sterminio cinquantadue persone, di queste solo sei si salvarono. Il 5 febbraio del 2005, con il patrocinio del Comune di Vallecrosia, fu scoperta una piccola targa ricordo nell’area interessata, alla presenza di autorità, di numeroso pubblico e di autorevoli professori universitari di storia contemporanea.

Il sindaco di allora si affrettò subito ad affermare che detta targa era provvisoria, in attesa di un manufatto più adeguato a ricordare quel tragico luogo: lapide o stele o quant'altro. Finalmente, dopo sette lunghi anni, il proponimento sembrava sul punto di realizzarsi nella giornata di venerdì 1 giugno, ma ecco che, dall’ineffabile cappello dell’amministrazione comunale, esce l’idea di una intitolazione generica del monumento “Alle vittime dei crimini contro l’umanità”.

Intento di per sé nobile, ma che non tiene conto della specificità storica di quel luogo di Vallecrosia e, pertanto, adatto a qualsiasi località. Inoltre, ciò contraddice quanto più volte affermato dall'attuale sindaco e cioè di voler mettere in risalto le caratteristiche peculiaridella nostra città. Un’altra occasione persa. Un'altra mancanza di rispetto per le vittime innocenti della violenza nazifascista.


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