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24.10.2011 - Antonio Vanzillotta

Salute e prevenzione, allarme per le malattie sessuali

Nel nostro Paese i contagi sono oltre un milione l'anno, più a rischio le ragazze che indicano un aumento delle infezioni

Già nel 2009 si registravano 344mila casi di clamidia; ma anche la sifilide e la gonorrea sono attive. Nel nostro Paese i contagi sono quasi un milione l'anno:
“Purtroppo spiegano dei sanitari della nostra provincia l'informazione è scarsa, i giovani sono poco attenti e le malattie sessualmente trasmesse, mai messe veramente sotto controllo, sono in deciso aumento nella fascia giovanile con gravi rischi per la salute, soprattutto delle donne”.

In Italia sono triplicati in meno di dieci anni i casi di sifilide e quelli di gonorrea sono aumentati di quasi il 30%. Una ragazza su quattro sotto i 20 anni è positiva alle clamidie, piccoli batteri di forma tondeggiante, immobili, che vivono all'interno delle cellule animali. “È impressionante proseguono i sanitari come il numero di persone infette e la scarsa informazione sul tema”. Le donne e di conseguenza sempre più spesso anche i piccoli appena nati, sono i soggetti più a rischio.
Anna e Paola (nomi fittizi), ragazze imperiesi di 20 e 23 anni, studentesse raccontano con garbo dei loro incontri, che avvengono del tutto in modo casuale e senza prendere precauzioni si va dal tavolino del bar direttamente a letto. Ad Anna domandiamo se usa anticoncezionali o altro. Lei risponde di no, ed anche quando le scioriniamo tutte le malattie veneree rimane sorpresa. Paola afferma di aver riscontrato solo la candida e che con un po’ di antibiotici si debella.
L'Associazione microbiologi clinici aveva segnalato il rischio che nei prossimi anni il numero delle malattie sessuali possa crescere in maniera esponenziale. Nel nostro paese, comunque, le più diffuse sono i condilomi (33,0%),  mentre si registra un calo di gonorrea e sifilide. "Anche in Italia, come in Europa, è la clamidia l'infezione sessualmente trasmissibile più diffusa, fra quelle batteriche – spiega un dirigente del Centro operativo Aids (Coa) dell'Istituto superiore di sanità - e i dati sottolineano un andamento annuale in costante aumento, con 672 campioni risultati positivi tra aprile e agosto secondo la Sorveglianza sentinella basata su 13 laboratori di microbiologia.

Bisogna d'altro canto sottolineare che la sorveglianza dell'Ecdc non prende in esame altre infezioni sessualmente trasmissibili numericamente significative come la condilomatosi e l'herpes genitale la cui prevalenza è molto più alta della clamidia in tutti i Paesi dell'Europa occidentale". Le più conosciute sono sifilide, gonorrea e l'Aids, ma altre malattie diffuse sono le infezioni da Herpes genitale, le infezioni da papilloma virus (HpV), le epatiti virali da Hav, Hbc e Hcv (epatite A, B, C) e il granuloma inguinale, che è una malattia sessualmente trasmissibile colpisce gradualmente, prima la cute e poi i genitali. 

La prevenzione secondo i sanitari sta nel riconoscere e quindi conoscere i sintomi delle diverse delle malattie sessuali trasmissibili, Bisogna rivolgersi immediatamente al medico di famiglia o allo specialista per una diagnosi precisa. Non vanno trascurati sintomi strani a livello genitale, va trattato subito il paziente affetto e il partner. Va inoltre usato il preservativo in tutti i rapporti occasionali o con partner non stabile. Non ultimo è necessario effettuare un test Hiv in caso di diagnosi confermata di malattie sessuali trasmissibili: Il  rischio di acquisire l'hiv in presenza di infezione sessuale è elevato.

Secondo i dati raccolti da due Reti coordinate dall’ Istituto Superiore di Sanità, sono quattro milioni le italiane colpite da malattie a trasmissione sessuale (IST) come  Clamidia, Trichomonas e altri germi. I soggetti più colpiti sono le donne e, in particolare, le trentenni, single e che possono avere un paio di partner in sei mesi. Spesso le malattie sessuali non riconosciute o non trattate in modo adeguato possono addirittura perdere la possibilità di avere figli. La sessualità tra i giovani, e non solo, è ormai cambiata e secondo gli ultimi dati sono sempre più giovani i ragazzi che iniziano a fare sesso senza la giusta protezione.

 

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